La scala di forza di presa dei Trionfi è originale quatrocentesca bolognese, e veniva mandata a memoria: Angelo, Mondo, Sole, Luna, Stella, Saetta, Diavolo, Morte, Traditore, Vecchio, Roda, Forza, Giustizia, Temperanza, Carro, Amore, Papa, Imperatore, Imperatrice, Papessa (poi cambiati coi quattro Mori), Begattino, Matto.
Angelo, Mondo, Begattino e Matto erano, come nel resto d'Italia, i quattro Tarocchi. La presenza originale della sequenza nel gioco del Tarocchino aveva creato denominazioni specifiche:
_ Angelo, Mondo, Sole e Luna, nel Tarocchino erano detti Trionfi di Granda.
_ I Trionfi dalla Stella all'Amore (cioè quelli oggi numerati dal 16 al 5) erano denominati della scavezza.
_ Bégatto, ovvero la Bagatella, e Matto erano i due Contatori.
Non trovo cenno dell'attuale denominazione
Pisarri scrive nel 1754, ma non parla dei Papi e della loro sostituzione con i Mori di Montieri, forse perché argomento malvisto dai Superiori. La forza di presa paritaria valeva probabilmente già per i quattro Papi, dato che Pisarri non fa cenno di avvenute rivoluzioni, e dato che nel mazzo di Mitelli non v'è differenza sostanziale tra le icone dei due Papi maschi veri e propri. L'Eremita, l'Appiccato e la Torre si sono sempre chiamati a Bologna Vecchio, Traditore e Saetta.
In tutta Italia le cartine si chiamavano fin dal Quattrocento Cartaccie. L'ordine gerarchico di presa invertito tra semi corti e semi lunghi viene dall'antica Primiera. Fino al primo quarto del Settecento le Figure femminili prevalevano sulle maschili nei semi lunghi di Bastoni e Spade. Sopravvive ai nostri giorni l'ordine di presa invertito degli scartini dei semi lunghi.
I Re di Spade e Bastoni erano detti Pellegrini, quelli di Coppe e Denari Romiti. Le Regine dei quattro Semi erano chiamate Stanelle, sottanine.