I pont

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Cunter i pont (contare i punti)

Crican = Criccone. Voce di origine incerta utilizzata per definire una parte importante del punteggio, che può andare da un minimo di 78 a un massimo di 296 punti. Si fa "Criccone" se si dispone di almeno tre combinazioni di tre carte uguali. Le combinazioni sono in tutto cinque: Tarocchi, Re, Regine, Cavalli, Fanti, per cui il "Criccone", a differenza della Sequenza (v), lo può fare una parte sola. Si può tentare di far discendere la definizione da "cricca", nel significato di combriccola, congrega, di raduno più o meno losco, e giacchè si può andare da un minimo di 9 fino a un massimo di 20 figure, potrebbe spiegarsi così il passaggio da "cricca" a "Criccone". Nel nostro caso si tratta del raduno di figure, non losche ma utilissime al punteggio. A Bologna, una napoletana nel gioco del Tressette si usa ancora chiamarla "la cricca".

Crican in quèrta, in quènta... = Criccone in quarta, in quinta... Si dice quando il Criccone, che, come si è visto, parte da tre combinazioni, si calcola su quattro o, addirittura, su tutte e cinque le combinazioni.

Da tri = Da tre. Così si dice, al momento della conta, delle combinazioni che chiameremo "sciolte", perché non sufficienti per costruire il Criccone; ad esempio, tre Re, tre cavalli, ecc., che possono essere anche combinazioni "da quattro".

La Granda = La Grande. Già vista nel capitolo dedicato alle carte, la Grande può rappresentare una componente rilevante ai fini del punteggio. Infatti può dare da un minimo di 10 punti e, in condizioni ottimali, raggiungere i 210 punti.

La Granda fen ai calzten = La Grande fino ai calzini. Così si dice quando si conta la Grande integralmente o quasi.

La Granda fen ai Murett = La Grande fino ai Mori. Così si dice quando si conta tutta la Grande.

Ra vud = Re vuoto. Così è detto un Re quando, alla conta, non è corredato da nessuna delle sue figure (Regina, Cavallo, Fante), in modo quindi da non poter essere utilizzato in nessuna combinazione.

Scavazza (la) = La scavezzatura. Si intende così la rottura della Grande. "Tor fora la scavazza" è compito della parte che deve dimostrare dove ha potuto interromperla.

Scavazza reèl = Scavezzatura reale. Così si dice quando la rottura della Grande è composta dalla carta di trionfo n. 16, dalla Luna e dal Sole.

Scavzarì = Scavezzature. Così si dice, quando, al momento della conta, molte combinazioni risultano annullate per ambo le parti cosicchè i punti da conteggiare sono pochi per tutti.

Scavzer bas = Scavezzare basso. Si dice quando si riesce a interrompere la Grande soltanto a un punto basso, per esempio sotto il numero dieci.

Sequanza = Sequenza. Così si chiama la somma delle combinazioni aperta, da sola, al conseguimento della maggior quantità di punti: da un minimo di 60 a un massimo di 550. Si fa "Sequenza" se si dispone di almeno tre delle sette combinazioni che concorrono a formarla, e cioè la combinazione della Grande, le quattro combinazioni che discendono dai Re, le combinazioni degli Assi e dei Mori. A differenza del criccone (v), possono far sequenza tutte e due le parti.

Sequanza in quèrta, quènta... = Sequenza in quarta, quinta, ecc. Poichè per fare Sequenza bastano tre combinazioni su sette, così si dice quando di combinazioni se ne hanno quattro o più.

Si dl'ùltma = Sei dell'ultima. Si intende i sei punti che spettano a chi ha fatto l'ultima presa.